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Prestazioni

Soffro di dolori al tallone

Spesso i dolori al tallone vengono ricondotti alla spina calcaneare, che tuttavia non è la causa diretta del problema.

 

Cos'è la spina calcaneare?

La spina calcaneare (anche detta sperone calcaneare) è un'escrescenza ossea che si sviluppa a livello dell'inserzione dell'aponeurosi plantare del calcagno (o del tallone). 

 

I dolori che sento nella zona del tallone sono provocati dalla spina calcaneare?

No, non direttamente. I dolori al tallone (talalgie) sono legati all'infiammazione dell'aponeurosi plantare in prossimità del punto di inserzione sulla parte plantare dell'osso del tallone (calcagno). Il dolore è acuto, spesso viene paragonato a un chiodo trafitto nella pianta del piede.

La spina calcaneare è la conseguenza dell'eccessiva tensione dell'aponeurosi sull'osso e il dolore è provocato da una tendinite d'inserzione. 

 

Come si può alleviare il dolore?

In generale, si consiglia di ridurre l'attività fisica. 

Per contrastare il dolore può essere necessaria l'assunzione di farmaci antalgici o antinfiammatori, tuttavia le infiltrazioni di cortisone rimangono il rimedio più efficace contro le tendiniti. In seguito, occorre correggere la statica del piede. L'uso di un plantare ortopedico permette di ridurre le tensioni muscolari e correggere la statica del piede (correzione del piede cavo o piatto). Talvolta si può ricorrere alla TERAPIA FISICA  o alle ONDE D'URTO.

Infine, per evitare l'insorgenza di questa talalgia invalidante è indispensabile scegliere calzature adatte al proprio modo di camminare. 

Durante le vostre passeggiate estive, EVITATE di indossare calzature con suola piatta (infradito, ballerine, scarpe da barca, espadrillas, ecc.).

 

 

Tendinite al gomito: conoscere le cause

L'epicondilite è una tendinite che interessa il gomito. Molto frequente, è un'infiammazione dolorosa, talvolta invalidante. L'infiltrazione è il trattamento d'elezione in attesa della riparazione dei tendini colpiti. 

Soffro di tendinite al gomito: di cosa si tratta?

Il "gomito del tennista", altrimenti detto epicondilite o tendinopatia degli epicondili, è una lesione del tendine che fissa alcuni muscoli dell'avambraccio all'estremità dell'omero (l'osso del braccio). Il punto d'inserzione di questo tendine sull'osso è una piccola protuberanza sul lato esterno del gomito chiamata epicondilo. 
Questa zona d'inserzione (entesi) infiammandosi provoca il dolore. 
La tendinite al gomito provoca un dolore caratteristico a livello dell'epicondilo, che si intensifica alla palpazione o quando si serra il pugno con il braccio disteso.

 

A cosa è dovuta la mia tendinite?

Questa lesione è legata a un'eccessiva sollecitazione dell'avambraccio. Il dolore compare dopo aver sottoposto il gomito a sollecitazioni più intense del solito durante sport (tennis, squash, pallavolo, pallacanestro, pallamano, golf, pallanuoto, ecc.) o attività (bricolage, giardinaggio, ecc.) che possono essere traumatici per il gomito o, molto spesso, in ambito professionale (movimenti ripetitivi, sollevamento di carichi pesanti con il braccio, ecc.) 

 

Come evolvono il dolore e il disagio?

Normalmente, l'epicondilite si risolve spontaneamente, ma nell'arco di un periodo anche molto lungo (da uno a due anni), corrispondente al tempo necessario per la rigenerazione dell'osso e del tendine danneggiati. 

 

Quali sono le terapie per il gomito del tennista?

Innanzitutto è necessario evitare qualsiasi movimento che provochi dolore e, se possibile, le situazioni che hanno causato la comparsa della tendinite: sport che sottopongono il gomito a forti sollecitazioni, sforzi intensi o ripetitivi, ecc. Questo periodo di riposo dovrà durare per diverse settimane.
I farmaci antidolorifici e antinfiammatori per via orale hanno un'efficacia relativa.
È anche possibile ricorrere alle terapie ad ONDE D'URTO che praticano un massaggio profondo e mirato sull'inserzione dolorante. 

 

Perché devo sottopormi a un'infiltrazione?

La terapia più efficace per calmare il dolore è l'infiltrazione diretta di corticosteroidi a livello della lesione. Nelle 48 ore seguenti all'infiltrazione, la lesione potrebbe far male. Si tratta di una reazione normale. In questi casi è utile l'assunzione di un analgesico o l'applicazione di una borsa del ghiaccio. Attenzione: l'infiltrazione calma il dolore, ma non ripara il tendine danneggiato. Il gomito va mantenuto a riposo. L'infiltrazione produce un sensibile beneficio dopo due o tre settimane. Per un'effettiva remissione dei sintomi possono essere necessarie 2 o 3 infiltrazioni. La rieducazione può apportare un aiuto complementare.

 

Perché devo farmi operare?

In rari casi, se le terapie abituali non sono abbastanza efficaci e se l'handicap è importante, può essere necessario intervenire chirurgicamente. Diverse tecniche applicate in anestesia generale offrono buoni risultati.

 

La tendinite del gomito (gomito del tennista) è una patologia molto diffusa. Per la remissione è necessario evitare di sottoporre l'articolazione interessata a eccessive sollecitazioni per un periodo di tempo molto lungo, per permettere i consolidamento dell'inserzione del tendine sull'osso.

 

Apparecchiature in affitto

 

  • È possibile richiedere in affitto l'apparecchiatura di MAGNETOTERAPIA nel caso dovesse rendersi necessario   l'utilizzo della stessa per lunghi periodi di tempo presso la propria abitazione.

  • Si affitta anche l'apparecchiatura di mobilizzazione articolazione ginocchio (KINETEC)  

Infiltrazione intra-articolare

 

L'infiltrazione permette di trattare localmente un fenomeno infiammatorio a livello di un'articolazione. È una tecnica molto diffusa ed ampiamente praticata. 

 

-Perché mi è stata prescritta un'infiltrazione?

L'infiltrazione viene prescritta quando i trattamenti antinfiammatori e analgesici non sono più efficaci per alleviare una crisi dolorosa.

 

-In cosa consiste un'infiltrazione?

L'infiltrazione consiste nell'iniettare un farmaco a base di cortisone direttamente all'interno di un'articolazione dolorante. Il dolore può interessare un'articolazione, un tendine o un nervo. 
L'infiltrazione è più efficace rispetto alla somministrazione di farmaci per via orale. Agisce sul dolore e sull'infiammazione dell'articolazione nel giro di poche ore e i suoi effetti persistono per diversi mesi. 

 

-Si tratta di una tecnica dolorosa?

L'infiltrazione è una normale prassi medica ed è praticamente indolore. Il dolore o fastidio è analogo a quello di un prelievo di sangue. Il paziente potrebbe sentire dolore dopo l'infiltrazione del prodotto. L'anestesia locale è necessaria solo in rari casi. In caso di malessere o se provate una sensazione sgradevole, informatene immediatamente il medico.

 

-Quali prodotti vengono iniettati?

In generale, vengono iniettati prodotti antinfiammatori a base di cortisone che agiscono contemporaneamente sul dolore e sull'infiammazione. 
Questi prodotti, che si presentano sotto forma di piccoli cristalli, hanno il vantaggio di sciogliersi lentamente e procurare un effetto più prolungato. 
Nelle ore immediatamente seguenti l'infiltrazione, può verificarsi un'irritazione localizzata, che tuttavia scompare spontaneamente nel giro di qualche ora.
È inoltre possibile infiltrare altri farmaci che permettono di lubrificare l'articolazione a base di acido ialuronico.

 

-L'infiltrazione comporta dei rischi?

Gli effetti secondari sono rari e scarsamente importanti. Tuttavia, prima di sottoporvi a un'infiltrazione, informate il medico di tutte le patologie o i sintomi di cui soffrite, in particolare: 
Se siete diabetici. 
Se state seguendo una terapia per l'ipertensione arteriosa o per una malattia cardiovascolare. 
Se state seguendo una terapia con anticoagulanti o antiaggreganti. 
Se attualmente avete una malattia infettiva o se avete recentemente avuto episodi di febbre o un'infezione cutanea. 
Se siete allergici o soggetti a malesseri. 
Se soffrite o avete sofferto di ulcera dello stomaco o duodenale. 
Se siete in stato di gravidanza o se state allattando.
Se dovete essere vaccinati.
In queste situazioni il medico potrebbe decidere di rimandare l'infiltrazione o prendere delle precauzioni particolari oppure variare il monitoraggio post-infiltrazione standard. 
Dopo l'infiltrazione, potrebbero manifestarsi alcuni effetti indesiderati che comunque scompaiono dopo qualche ora o qualche giorno (dolore nella zona dell'iniezione, arrossamento del viso, sensazione di calore, cefalee).
Se i disturbi o i dolori persistono parecchie ore dopo l'infiltrazione, informate il medico che ha praticato l'infiltrazione. 

 

-Dopo un'infiltrazione, quali precauzioni devo prendere per l'articolazione?

L'infiltrazione può far regredire molto rapidamente il dolore a livello di un'articolazione, un tendine o un nervo.
Tuttavia, nelle ventiquattrore seguenti è preferibile tenere a riposo la parte interessata per consentire al farmaco di agire e ottenere quindi un miglioramento duraturo.

 

-Quante infiltrazioni posso fare?

Generalmente, si raccomanda di non superare tre infiltrazioni l'anno e per ogni articolazione. 
 

 

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